19/10/11

con rispetto



Signor Presidente a questo ci ha ridotto, i nostri ragazzi costretti a manifestare come quei pezzenti a cui, non lo dimenticherà certo, abbiamo dato la giusta razione di manganellate ogni volta che sono scesi in piazza. 
Abbiamo da sempre dato dimostrazione di abnegazione, di dedizione al lavoro, abbiamo democraticamente pestato cassintegrati, precari e pensionati, ovunque. 
A Genova come a Napoli, sì lo so mi dirà che c'era un altro governo ai tempi dei fatti di Napoli, ma mi consenta di dirle che lo avremmo fatto anche per lei ed il fatto che non ci siamo astenuti dal nostro compito anche con un governo di comunisti non fa che testimoniare della nostra professionalità. 
Non sono tipo da rinfacciare il lavoro dei nostri ragazzi, ma non vorrei si dimenticasse che negli ultimi tempi siamo arrivati al punto di manganellare perfino i terremotati de L'Aquila, che nemmeno ai tempi di Cossiga. 
Che dire più? Vogliamo arrivare a fare una riforma delle pensioni che riguardi anche noi?

Nel frattempo manca tutto, non c'è benzina per le volanti e carta per le fotocopiatrici, alcuni miei ragazzi hanno il manganello in condizioni pietose e non possono sostituirlo, alla prossima manifestazione rischiamo di dover menare con gli asciugamani bagnati e attorcigliati. Questo è il minimo, non vorrei che dovessimo anche portarceli da casa.

Distinti saluti romani